Dopo anni di incertezza e porte chiuse, arriva finalmente una notizia che segna un cambio di rotta importante nei rapporti tra Londra e l’Europa: il Regno Unito rientrerà ufficialmente nel programma Erasmus+. Una decisione che mette un punto – almeno sul fronte della mobilità studentesca – agli effetti più penalizzanti della Brexit e che riapre scenari molto attesi da studenti, famiglie e università di tutta Europa, Italia compresa.
L’accordo, raggiunto tra il governo britannico e l’Unione Europea nel dicembre 2025, prevede il ritorno del Regno Unito nel programma a partire dall’anno accademico 2027/2028. Non è una data casuale: serviranno infatti alcuni mesi per riallineare regole, fondi e convenzioni tra atenei, ma il segnale politico è chiaro e va nella direzione di un nuovo avvicinamento tra le due sponde della Manica.
Cosa era successo dopo la Brexit
Con la Brexit e l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, nel 2020, una delle conseguenze più immediate e dolorose per i giovani è stata l’esclusione britannica da Erasmus+. Fino a quel momento il Regno Unito era stato uno dei Paesi più scelti dagli studenti europei per periodi di studio e tirocinio, grazie al prestigio delle sue università e all’attrattiva culturale delle sue città.
Dopo la Brexit, però, tutto è cambiato. Gli studenti europei hanno perso l’accesso facilitato alle università inglesi, gallesi, scozzesi e nordirlandesi, mentre quelli britannici non hanno più potuto partecipare agli scambi finanziati dall’UE. Londra aveva tentato di sostituire Erasmus con un programma nazionale, il “Turing Scheme”, ma l’esperimento non ha mai davvero colmato il vuoto lasciato dal progetto europeo.
Perché il rientro in Erasmus+ è così importante
Il ritorno del Regno Unito in Erasmus+ non è solo una questione simbolica. Significa, in concreto, riaprire le porte alla mobilità internazionale per migliaia di studenti che sognano un’esperienza di studio o tirocinio in un Paese anglofono, senza dover affrontare costi proibitivi o procedure complesse.
Dal 2027, gli studenti europei torneranno a poter scegliere il Regno Unito come destinazione Erasmus, beneficiando di borse di studio, accordi tra università e un sistema di riconoscimento dei crediti ormai rodato. Allo stesso modo, gli studenti britannici potranno nuovamente vivere esperienze di studio e formazione nei Paesi dell’Unione Europea, Italia inclusa.
È un ritorno che rafforza anche il ruolo delle università, chiamate di nuovo a collaborare su progetti comuni, scambi di docenti e percorsi di formazione internazionale. In un mondo del lavoro sempre più competitivo, queste esperienze fanno la differenza.
Un’opportunità concreta per gli studenti italiani
Per chi studia in Italia, questa notizia ha un peso specifico enorme. Le università britanniche restano tra le più apprezzate al mondo e tornare a renderle accessibili attraverso Erasmus+ significa offrire nuove possibilità di crescita personale, linguistica e professionale.
Studiare a Londra e nel Regno Unito non vuol dire solo frequentare corsi di alto livello, ma anche confrontarsi con un sistema universitario diverso, migliorare l’inglese in modo naturale e costruire una rete di contatti internazionali. Tutti elementi che oggi pesano molto nella costruzione di un curriculum solido e spendibile.
Per questo motivo, chi sta pianificando il proprio percorso universitario o post-laurea farebbe bene a tenere d’occhio i prossimi bandi Erasmus e a iniziare fin da ora a informarsi sulle destinazioni che torneranno disponibili.
Erasmus+, mobilità e vita all’estero: non solo studio
Quando si parla di Erasmus, non si parla solo di università. Spesso un periodo di mobilità all’estero comporta trasferimenti temporanei, valigie da spedire, libri, effetti personali e – in alcuni casi – veri e propri piccoli traslochi.
È qui che entrano in gioco anche i servizi di spedizione internazionale, sempre più utilizzati dagli studenti che preferiscono viaggiare leggeri e ricevere tutto direttamente a destinazione. Con il ritorno del Regno Unito in Erasmus+, è facile prevedere un nuovo aumento delle spedizioni verso UK, soprattutto nei mesi di partenza e rientro degli studenti.
Un segnale politico che guarda al futuro
Al di là degli aspetti pratici, il rientro del Regno Unito in Erasmus+ rappresenta anche un segnale politico forte. Senza rimettere in discussione la Brexit, Londra e Bruxelles dimostrano che la cooperazione su temi chiave come istruzione, giovani e formazione è non solo possibile, ma necessaria.
In un’Europa che cerca di trattenere talenti e costruire competenze, investire sulla mobilità dei giovani significa investire sul futuro. E il fatto che il Regno Unito abbia deciso di tornare al tavolo europeo proprio partendo da Erasmus+ non è affatto casuale.
In conclusione
Il ritorno del Regno Unito nel programma Erasmus+ è una notizia che vale la pena segnare in agenda. Per gli studenti italiani ed europei significa nuove opportunità di studio e crescita, per le università nuove collaborazioni, per l’Europa un passo avanti verso una cooperazione più concreta e meno ideologica. Se stai pensando a un’esperienza all’estero nei prossimi anni, il consiglio è uno solo: inizia a informarti ora. Il 2027 può sembrare lontano, ma le scelte migliori si preparano sempre con un po’ di anticipo.
Per chi parte con Erasmus, uno degli aspetti più pratici – e spesso sottovalutati – riguarda come portare con sé tutto il necessario senza stress. Libri, vestiti, materiali per lo studio e oggetti personali possono trasformare la partenza in un piccolo incubo logistico. In questo scenario, SpedireAdesso.com diventa un vero alleato per gli studenti Erasmus: grazie a un servizio di spedizione pacchi semplice e completamente online, è possibile inviare tutto ciò che serve direttamente nella città di destinazione, in Italia o all’estero, Regno Unito compreso.
Lo studente può viaggiare leggero, evitare costi extra per i bagagli aerei e ricevere i propri pacchi e bagagli in pochi giorni, con tracciamento e assistenza dedicata. Una soluzione pratica, economica e sicura che permette di concentrarsi su ciò che conta davvero: vivere al meglio l’esperienza Erasmus, senza pensieri logistici.


