L’11 Novembre, come ogni anno, si celebra la Festa di San Martino, una delle giornate che meglio rappresentano l’autunno e le specialità gastronomiche di questa affascinante stagione. E come non citare la famosa poesia del poeta Giosuè Carducci dedicata a San Martino? Ve ne riportiamo un estratto:
La nebbia agli irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de’ tini
Va l’aspro odor de i vini
L’anime a rallegrar.
...]
>San Martino, Giosuè Carducci (1835-1907)
Come si legge anche nella poesia, questa festa fa in genere riferimento alla spillatura del vino nuovo. Ma da dove ha origine questa festa? Scopriamolo insieme.
Le origini della Festa di San Martino
La storia della Festa di San Martino parte da lontano e per rintracciarne le origini bisogna andare indietro di molto tempo, precisamente nei primissimi secoli dopo Cristo. Martino di Tours era un soldato dell’Impero romano di origini ungheresi. Nel 335, mentre svolgeva il suo compito di cincitur ovvero di effettuare ronde notturne, in una notte particolarmente fredda ebbe pietà di un povero mendicante seminudo, al quale donò metà del suo mantello. Dopo quell’episodio, la notte seguente sognò Gesù Cristo coperto con lo stesso mantello che aveva donato e successivamente si convertì al Cristianesimo. San Martino è stato tra i primissimi cristiani non martiri, dichiarati poi Santi. Il taglio del mantello è l'immagine di San Martino più rappresentata nella storia dell'arte.
Dove si celebra la Festa di San Martino
Questa giornata viene celebrata in Italia in diversi Stati dell'Europa, ma con alcune differenze. In Belgio la festività riguarda soprattutto i bambini che di solito girano per la città intonando delle canzoni e con delle lanterne fatte di carta. Anche in Estonia, il giorno di San Martino, sono i bambini a festeggiare. Inscenano una processione in giro per la loro città, passando di casa in casa e viene considerata di buon auspicio per il raccolto. In alcuni paesi un piatto tipico che viene consumato è la carne d’oca. In Croazia questa festività è collegata al momento in cui il mosto diventa vino.
Spostandoci in Italia invece, in Abruzzo la festa assume un significato molto particolare: il 10 Novembre segna nel calendario la “festa dei cornuti”, che ha delle radici molto antiche, collegate a riti pagani. Quel giorno gli uomini del paese sfilano nelle strade tra le grida dei compaesani, il giorno dopo la festa si conclude all’insegna delle caldarroste e del vino nuovo.
Per concludere in Sicilia - dove ha sede SpedireAdesso.com - la festa si celebra con vino e castagne. In alcune parti della Sicilia viene anche preparato un dolce caratteristico ovvero delle frittelline ricoperte di zucchero, chiamate sfingi. Tra una caldarrosta e un dolcetto, è diventata un’abitudine ormai irrinunciabile quella di sorseggiare del buon vino, specialmente il vino novello.
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